mercoledì 27 aprile 2011

AMORE ODIO ED EROINA

Una dipendenza, qualsiasi essa sia, ti porta inevitabilmente a prendere decisioni sbagliate, a commettere errori, a far soffrire le persone che ci stanno dietro nonostante tutto, provando a strapparci da questo dannato destino. Non è che si diventa cattivi, è che un tossico ha priorità che la gente di solito non ha, e quindi è difficile, se non impossibile riuscire a capire determinati atteggiamenti. La gente si strugge per amore, e commette le stesse cavolate, se non peggiori, per amore. E infondo l'amore non è altro che una reazione chimica del nostro organismo.Bè, l'Eroina è un po' così, innesca nelle persone un rapporto di amore e odio. Odio poichè vedi quello che stai perdendo, e cosa stai diventando a causa sua, e amore, che provoca una reazione nel tuo organismo che è per te più importante di ogni altra cosa. E' come una donna o un uomo di cui si è innamorati, anche se ti accorgi del male che ti sta facendo, l'ami. Non puoi a farne a meno, anche se si approfitta di te, se ti prende in giro, non puoi fare altro che accettarlo, perchè non riesci ad immaginarti una vita senza quell'amore. Ogni tanto provi a dimenticarla, ma lei ritorna sempre, in un modo o in un altro, e ricomincia a farti promesse a cui credi, perchè questo ti fa sentire così speciale e forte, e tutto il resto non conta, perchè lei ti rassicura sul fatto che andrà tutto bene, e noi non siamo altro che ingenui innamorati con la speranza di valere qualcosa di più.

venerdì 22 aprile 2011

COMUNITA' O NON COMUNITA'

Comunità terapeutiche per Tossicodipendenze. Sono mediamente 3 anni in cui vieni rinchiuso in una struttura dove verrai disabituato dai tuoi vizi. Io ci sono stata in una comunità, per poco tempo, ma ci sono stata. Non facevano altro che farmi fare lavori che col tempo sarebbero diventati meccanici, senza preoccuparsi di farmi seguire un percorso psicologico. In alcune comunità penso che questo avvenga. Ma mi chiedo, ha davvero tutta questa validità sacrificare 3 anni, per poi rischiare di non risolvere niente? Certo, se risolvi ti salvi la vita, ma se il problema della droga deriva da qualcosa di più profondo? Se con la droga si sta cercando di curare malesseri interni e abissali, ha validità imparare meccanicamente a non farsi? O forse queste mie, sono solo scuse per giustificare la paura di entrare, e rimanere per così tanto tempo senza libero arbitrio?

mercoledì 20 aprile 2011

Stralci de "LA SCIMMIA SULLA SCHIENA" (William Burroughs)

"La droga è un'equazione cellulare che insegna al tossicomane verità di validità generale. Io ho imparato molto ricorrendo alla droga: ho veduto la vita misurata in pompette contagocce di morfina in soluzione. Ho provato quella straziante privazione che è il desiderio della droga e la gioia del sollievo quando le cellule assetate di droga la bevono dall'ago. Forse ogni piacere è sollievo. Ho appreso lo stoicismo cellulare che la droga insegna al tossicomane. Ho veduto una cella di prigione piena di tossicomani in preda alle sofferenze per la privazione della droga, silenziosi e immobili, ciascuno nella sua individuale infelicità. Sapevano quanto fosse inutile lamentarsi o agitarsi. Sapevano che fondamentalmente, nessuno è in grado di aiutare il prossimo suo. Non esiste chiave, non esiste segreto in possesso di qualcuno e che possano essere ceduti.

Ho imparato l'equazione della droga. La droga non è come l'alcool o come la marijuana, un mezzo per intensificare il godimento della vita. La droga non è euforia. E' un modo di vivere."

(William Burroughs-La scimmia sulla schiena)





lunedì 18 aprile 2011

UNA PERA

Finalmente a casa. Mi spoglio lasciando cadere la roba che ho addosso dove capita, metterò a posto dopo. Prendo il sacchetto della farmacia con dentro le spade, ne apro una nuova, e prendo una fiala usata dal cassetto.  Tiro fuori dal reggiseno la busta che avevo nascosto, l'ho appena presa dal solito spacciatore, ha detto che la roba è cambiata. Bene, perchè quella di prima non era un gran che. Finalmente!! Era tutto il giorno che aspettavo questo momento! Ora tutto quello di cui ho bisogno e qui, davanti a me. Non mi serve nient'altro in questo momento.
Apro la busta, sento subito l'odore acidulo e amaro tipico dell'eroina, col tempo ho imparato ad apprezzare questo odore. Aveva ragione, è cambiata. Verso nella fiala il contenuto della busta, riempio mezza spada d'acqua, e butto in fiala anche quella, mischio un po', prima di scaldare tutto con l'accendino. Ecco, sta quasi bollendo, viene su un'odore ancora più forte. Il filtro!! Accidenti, dimentico sempre di fare il filtro... così devo farlo dopo rischiando di far cadere tutto!! Va bè, appoggio piano la fiala, e spezzo un piccolo pezzo del filtro della sigaretta, e lo butto dentro la fiala. Ecco fatto! Tiro su, filtrando, tutto quel liquido marroncino con la spada.
Esiste momento migliore per un tossico? Metto la spada tra le labbra, mentre mi lego un braccio con un laccio, in realtà è un pezzo di stoffa elasticizzata, una volta era una calza, ma ormai si è sformata usandola sempre per legarmi il braccio. Adesso sorge un problema... dove mi faccio? Rimpiango i bei tempi in cui avevo le vene ben visibili anche senza laccio... se le avessi adesso le prenderei lanciando la spada in aria e allungando il braccio... ma ormai sono tutte bruciate, e diventa sempre più difficile trovare vene nuove da martoriare. Comunque ne ho una sul dorso della mano, appena sotto il polso, che dovrei riuscire a prendere. Inserisco l'ago. Non la prendo, quindi  provo a cercarla tirando un po' indietro l'ago, e riprovando a prenderla, senza tirare fuori la spada ... niente. Odio quando non riesco a prendermi!! Il braccio sta cambiando colore da quanto è stretto il laccio. Riprovo nella stessa vena, ma un po' più su, inserisco l'ago, e... bingo!! La punta della spada si colora di rosso. Trovata subito, senza neanche bisogno di cercare!! Tiro indietro lo stantuffo e faccio salire un po' di sangue, per assicurarmi di essere in vena, non posso rischiare di buttarla fuori, non tanto per il gonfiore o l'eventuale infezione, ma per il semplice fatto che voglio sentirla bene. Ottimo, sono dentro, il sangue si mischia  alla roba diluita, mi soffermo un secondo a guardare le forme sinuose e i vortici che fanno i due colori liquidi che si mischiano. Spingo piano lo stantuffo, il liquido diminuisce man mano che spingo, sta entrando dentro di me, posso sentire il calore dentro la vena, sento il suo percorso, la sento scorrere dal punto in cui mi sono fatta, fino alla fine del braccio, poi si disperde con un brivido in tutto il corpo. Tiro di nuovo in dietro lo stantuffo per fare un "risucchio", lo faccio sempre. Faccio rientrare del sangue nella spada, e lo ributto giù. Prima di togliere la spada dal braccio aspetto di sentire l'effetto. Dopo appena qualche secondo...ah, eccola!! Sento come prima cosa un calore che mi avvolge la testa. Mi sale in gola il sapore della roba. Un fremito mi percorre tutto il corpo, come fosse una scossa elettrica. Un'orgasmo. La testa mi formicola, e l'eccitazione sale alle stelle.
Ora la botta si è affievolita, lasciando il posto a una sensazione di benessere generale che pervade ogni angolo del mio corpo e della mia mente. Non sento alcun dolore fisico, nè fastidio. Non sento freddo. Tolgo la spada dal braccio, e con una salvietta pulisco il sangue della puntura dal braccio. Sciacquo la spada, e ripongo tutto al proprio posto, ben nascosto, come sempre. Di solito a questo punto comincio a mettere a posto e a pulire casa, carica dalla pera, ma questa volta mi siedo sulla poltrona e mi godo il momento. La roba era buona, e il mio corpo è rilassatissimo. Ora sento che va tutto bene. Penso a tutti i miei problemi, e sorrido, perchè adesso ho la forza di affrontarli, adesso so per certo che tutto si risolverà, ed io sarò felice. Va tutto bene,  e sarà sempre così. D'ora in avanti andrà sempre tutto bene. Sempre, fino alla fine. Sempre, fino alla prossima pera.

(Video Intro-Trainspotting)

Chi ha bisogno di ragioni quando ha l'Eroina!

giovedì 14 aprile 2011

PERCHE' LO FAI?

Non so perchè gli altri lo facciano, io personalmente mi drogo per evitare di pensare. E' sempre stato così. La ragione che mi ha spinto, fin dall'inizio, ad andare dallo spacciatore è: "Oggi non voglio pensare, non voglio pensare a niente."
Alcuni dicono che chi usa droghe non deve avere per forza dei problemi, e che magari si ha solo voglia di divertirsi, ma io penso che se una persona sta già bene, perchè dovrebbe desiderare di alterare il proprio stato emotivo? L'eroina, in particolare, inibisce le emozioni, la sensibilità e i sentimenti, se vuoi inibire quello che hai dentro è perchè quello che provi non ti piace.
Il vero problema, con la droga, è che se non pensi non ragioni, se non ragioni non affronti, e se non affronti accumuli, così quando poi smetti, ti ritrovi a dover affrontare una montagna di problemi tutti insieme. Una vera e propria mazzata! Per questa ragione più il tempo passa, e più è difficile venirne fuori.
La gente pensa che si tratti semplicemente di un brutto vizio, una dipendenza fisica, ma c'è molto di più dietro una tossicodipendenza. In molti non concepiscono cosa ci sia di così difficile nel fare a meno di una sostanza, quando ci sono dei sostitutivi che permettono di evitare del tutto, o quasi, una sofferente carenza fisica. Le persone si sentono spesso in dovere, oltre che in diritto, di giudicare, attribuendo ad una scarsa forza di volontà, la causa del fallimento di una disintossicazione.  Queste persone, spesso, sono le stesse che non riescono a seguire una dieta per più di una settimana, o che da anni, stanno provando a smettere di fumare. Anche voi avete i vostri cerotti alla nicotina che tolgono alla perfezione nervosismo, depressione, mal di schiena, mal di stomaco, brividi, sudore freddo, vomito, agghiaccianti dolori muscolari e ossei... ah, per il fumo non è così pesante? Ma pensa....

mercoledì 13 aprile 2011

CHI SONO?

Chi sono? Sono una drogata. Una tossica. Un'eroinomane. Sono una dalla parte sbagliata, una che fa parte dei cattivi, un nemico. L'ultima persona che vorresti che tuo figlio avvicinasse. Faccio parte della feccia. Sono la persona che mai nessuno vorrebbe essere... perfino io non vorrei essere me stessa.
Sono un cattivo esempio, sono il problema da risolvere, una di quelli che non fa parte della soluzione. Sono una sbandata, una perdente, la pecora nera,  una sventura per la famiglia. Sono la figlia che delude i genitori, il modello da non seguire per fratelli e sorelle. Sono il peggio. La cosa peggiore che, crescendo, sarei potuta diventare. Una drogata. Una drogata vera, di quelli che si bucano con la siringa, e che poi rubano per procurarsi un'altra dose.
 Tra i miei sogni questo non era previsto... chi si sarebbe aspettato di trovarsi a quasi 30 anni con una spada conficcata nel braccio?! Mi fa ancora impressione quando ci penso! La stessa impressione che farebbe a voi, se vi immaginaste in una situazione simile, non pensate... Eppure io sono qui, a combattere contro i miei mostri, e a cercare ogni giorno, di uscire da questo strano mondo, per tornare a vivere una vita vera, con sensazioni e sentimenti veri, non quelli artificiali che ho grazie alle sostanze. 
Ogni giorno è una lotta per riuscire a smettere.
La mia lotta quotidiana consiste nella preparazione, perchè per uscire dalla droga c'è bisogno di una lunghissima preparazione. Ed io mi sto preparando... già assaporo i momenti in cui sarò finalmente libera da questa dipendenza. Li assaporo costantemente, quando vado al sert a ritirare il metadone, quando dormo, quando vado dallo spacciatore, perfino quando mi faccio assaporo mentalmente quei momenti! Bè...che c'è? L'ho detto che ci va una preparazione lunga! Ed è quello che sto facendo. Ogni giorno mi preparo, ogni giorno... da anni!!
Strano come non sembri mai essere la giornata adatta per smettere di drogarsi. Rimando sempre, di giorno in giorno...di domani in domani... e in domani... e ancora in domani, ogni volta con la ferma convinzione che quello dopo sia il giorno giusto.. e forse domani... si, domani sarà certamente quello giusto!
Farò l'ultima pera della mia vita... anche oggi.